La
volonta' di potenza di Buffy
(di Stephanie
Zacharek)
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Più
audace che mai, "Buffy the Vampire Slayer" è magnifico e
rivelatore nel suo voler affrontare il disordine e la potenziale
pericolosità del sesso.
Potrebbe
essere la più grande battuta post-coito di sempre: "Quand'è che
è crollata la casa?"
Questo è quello che Buffy dice a Spike il giorno dopo, osservando le
travi di legno ridotte in pezzi intorno a loro -- le voragini a forma di
testa aperte nei pilastri, l'enorme foro nel soffitto dell'edificio
abbandonato in cui si sono appena svegliati, abbracciati.
Il soffitto una volta era il pavimento: a un certo punto dei
festeggiamenti della notte prima, i due, stretti un abbraccio selvaggio,
sono precipitati da esso al piano sottostante. Quasi potete vedere Buffy
rimettere insieme i pezzi, come un alcolizzato dopo una sbornia, di
quanto è successo: Spike (un vampiro costretto ad essere buono, grazie
a un chip che gli impedisce di far del male agli umani) la colpisce e la
sbatte contro un muro. Buffy (una cacciatrice di vampiri, un tempo
nemica mortale di Spike, di recente ritornata tra i vivi e, sembra, non
così umana come una volta) contrattacca con un calcio volante al mento
del poveretto.
Tu dici una cosa, io un'altra: va bene, lasciamo perdere e amici come
prima.
Forse è così che sarebbero dovute andare le cose. Invece, Buffy e
Spike se le danno di santa ragione - e poi finiscono a letto.
Ci sono ancora persone che si rifiutano di credere che uno show
intitolato "Buffy the Vampire Slayer," creato e scritto da un
tal Joss Whedon, possa affrontare argomenti anche solo remotamente
sofisticati, lasciamo stare alcune delle più oscure paure sessuali e
dei più inconfessabili desideri dell'anima. Ma gli ultimi due episodi
sono stati più schietti dal punto di vista sessuale (senza essere
particolarmente espliciti), e assolutamente più stimolanti di qualunque
altra cosa abbia mai visto in televisione negli ultimi anni -- forse di
sempre. In effetti anche al cinema è raro vedere il sesso trattato in
modo così forte. A parte Mulholland Drive di David Lynch, non mi viene
in mente nessun altro film recente che abbia affrontato i rischi emotivi
e la pericolosità del sesso in un modo così sorprendente ed
emozionante.
La cosa sorprendente di questi due episodi di "Buffy" è il
modo in cui hanno così chiaramente definito il solitamente sfumato
meridiano tra aggressione e sesso. La visione di Buffy e Spike lottare
è parzialmente metaforica -- pensate a una versione profondamente
fisica e brutale delle scaramucce verbali tra Cary Grant e Katharine
Hepburn in "Susanna", o tra Barbara Stanwyck e Henry Fonda in
"The Lady Eve".
Però è troppo selvaggio, troppo bestiale, per essere considerato
esclusivamente metaforico. Camille Paglia fece arrabbiare numerose
persone quando nel suo "Sexual Personae" [In Italia tradotto
da Einaudi; NdT], descrisse i rapporti sessuali come un'espressione
della volontà di potenza, una rappresentazione (almeno a volte) della
"carica di aggressività nella natura". Molte persone, se non
la maggior parte, si sentono molto più a loro agio nei confronti del
sesso quando tutte le cose potenzialmente paurose sono state eliminate
da esso.
Si può cercare di addomesticare la bestia quanto si vuole, ma alla
fine, si deve almeno riconoscere che lo definiamo "impulso
sessuale" non a caso. Paglia scrisse che in "The Faerie Queene",
Edmund Spenser fu il primo a "intuire l'identità di sesso e
potere, che l'erotismo può essere permeato di aggressività".
Scrisse anche una frase che, inconsapevolmente e perfettamente,
presagiva il tete-a-tete tra Buffy e Spike: "Il mascolino si getta
sul femminino in un ciclo eterno di inseguimento e volo".
Spike, pazzo d'amore per Buffy, si scaglia su di lei; lei letteralmente
lo getta via, per poi inseguirlo, avidamente e amorosamente, subito
dopo. Buffy dà tanto quanto riceve. No, anzi -- tra lei e Spike, su di
un ring punterei i miei soldi assolutamente su di lei. In questa
dinamica, non esiste il sesso debole. Sono entrambi preda dei propri
desideri.
Ma uno dei due ha un'idea abbastanza chiara di ciò che sta succedendo.
Spike vede il bluff di Buffy, in particolare per come ha represso,
volontariamente e malsanamente, i suoi stessi desideri. (Se conoscete la
mitologia di Buffy, sapete che questa parte della storia risale a molto
tempo fa, a partire dal legame di Buffy con il suo solo vero amore Angel,
un vampiro con un'anima, che per salvare fu costretta ad uccidere. Ma
prima di quello, lei gli donò la sua verginità insieme a un momento di
perfetta felicità -- facendo sì che il vampiro perdesse l'anima a
causa di una maledizione gitana. La tradizione della poesia epica è
ancora viva, se si sa dove cercarla.)
In Buffy Spike vede cose di cui lei non è consapevole, e la sua
percettività la manda in bestia: "So dove vivi ora. L'ho
sentito". Poi, dopo che lei ha giurato (per l'ennesima volta) di
disprezzarlo e che non sarà mai più così stupida da dormire con lui,
Spike la affronta ancora più direttamente, la sua passione acuita dalla
frustrazione verso di lei: "Tu hai provato qualcosa".
E' disperatamente innamorato di lei, ma si controlla per non fare la
figura dello stupido. E lei sembra essere consapevole di quanto la ama;
cerca di resistere così disperatamente che la sua crudeltà verso di
lui è straziante. In quel mattino del giorno dopo, Buffy spara una
spiegazione per la notte prima come se fosse un dardo avvelenato:
"Sei stato conveniente," sibila, e Spike, nonostante gli
zigomi da esposizione e la sua innata disinvoltura, riesce a malapena a
nascondere quanto l'ha ferito.
Le persone vanno a letto insieme per le ragioni più disparate. Sappiamo
quali sono quelle di Spike; quelle di Buffy non sono subito chiare, ma
non sono nemmeno tanto difficili da indovinare. Frustrata dal mondo dei
vivi per diversi motivi -- non ultimo il fatto che prima di essere
riportata in vita, aveva trovato la pace assoluta in paradiso -- cerca
di sfuggire l'assoluta miseria dell'esistenza umana nel modo migliore
che la maggior parte di noi conosce.
"Buffy the Vampire Slayer" è sempre stata una serie disposta
a correre dei rischi, ma ora sembra essere diretta lungo un percorso più
audace che mai. In una cultura dove apparentemente siamo circondati dal
sesso ma in cui la sessualità intensa è davvero scarsa, la franchezza
dello show -- il suo desiderio di affrontare la confusione e la
potenziale pericolosità del sesso -- è magnifica e rivelatoria.
E' sconvolgente ma in un certo modo non sorprendente quando, dopo aver
colpito Spike, Buffy improvvisamente lo bacia. (Notate che è lei a fare
la prima mossa.) Ed è incredibilmente sensuale il modo in cui lo sbatte
contro un muro e monta sopra di lui, senza sprecare nemmeno un minuto in
cose leziose come i preliminari. Per parafrasare Paglia, adesso il
femminino si getta sul mascolino in un ciclo eterno di inseguimento e
volo. Perché? Perché fa sentire così bene. E non dura mai, mai
abbastanza.
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